Pubblicazioni
In questa sezione troverai articoli di vario genere scritti da me negli anni.
La saggistica in apertura, in ordine cronologico. Di seguito, racchiusi in un unico blocco, gli articoli di Choraliter. All'Officium Hebdomadae Sanctae di De Victoria ho dedicato una pagina apposita. Nelle altre due sottocategorie ho posto le incisioni discografiche e le composizioni. |
Saggi
Inaudite banalità sul Canto Gregoriano:
ovvero della necessità di osservare sempre le piccole ovvietà.
ovvero della necessità di osservare sempre le piccole ovvietà.
Il nostro mondo iperspecializzato, bramando soffermarsi sempre più sull’approfondita conoscenza di un dettaglio, talvolta perde di vista l’insieme. [...] Così, in questo pur breve lavoro, cercheremo di tornare con i piedi per terra per contemplare una visione d’insieme del nostro canto con un unico scopo dichiarato: restituire un contesto alle fonti ricordandoci quelle piccole banalità che possono segnalarci una via più coerente rispetto a quella che abbiamo sempre percorso.
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Il Graduale Triplex, ponte tra Medioevo e Contemporaneità
Uno straordinario mezzo per la restituzione di un suono perduto.
Uno straordinario mezzo per la restituzione di un suono perduto.
L’avvento del Graduel Neumé del mai troppo citato dom Eugène Cardine e, successivamente, del Graduale Triplex ebbe un impatto sconvolgente sulla qualità degli studi in materia. Quei segni, così minuziosamente riportati, aprirono un mondo sulle sfumature interpretative di cui gli anni avevano abraso la memoria, restituendoci uno scenario ben più ricco. Partendo da questo e dagli interrogativi della semiografia, proviamo a inserire la ricerca in un contesto, quello medievale, attraverso le parole degli uomini del tempo, per provare a comprendere meglio cosa fosse in origine ciò che abbiamo ricevuto.
In "Studi Gregoriani"
Anno XXXVI - 2020
Atti di Studi del Convegno internazionale di studi "Graduale Triplex. Storia, ruolo e impatto a 40 anni dalla sua pubblicazione" tenutosi ad Assisi dal 15 al 17 marzo 2019.
Anno XXXVI - 2020
Atti di Studi del Convegno internazionale di studi "Graduale Triplex. Storia, ruolo e impatto a 40 anni dalla sua pubblicazione" tenutosi ad Assisi dal 15 al 17 marzo 2019.
Videmus nunc per speculum, in aenigmate
Dal Segno al Suono: riflessioni su un mondo alla rovescia
Dal Segno al Suono: riflessioni su un mondo alla rovescia
Uno dei più grandi errori che possa commettere uno storico è quello di accedere alle fonti senza contestualizzarle, applicando criteri di lettura propri del suo secolo. Questa, che sembra un'affermazione lapalissiana, è in realtà la premessa fondamentale per provare ad affrontare una ricerca consapevole.
Gli stendardi Francesi della Cattedrale di Oristano
Ovvero di chi, calcando il suolo arborense, portò gloria, notorietà o devastazione.
Ovvero di chi, calcando il suolo arborense, portò gloria, notorietà o devastazione.
Relazione su fatti e persone che hanno lasciato un segno nella Cattedrale di Oristano tra il XVI e il XVII secolo.
I. La notorietà dell’Episcopato Arborense, nel bene e nel male, del secolo XVI.
II. Di come la pietra si tinse di scarlatto e la morte visitò la Cattedrale.
III. Lo sbarco di Cerone e i “vizi” della Cappella Musicale.
IV. Il Re degli Strumenti.
V. La stoffa insanguinata d’oltralpe.
I. La notorietà dell’Episcopato Arborense, nel bene e nel male, del secolo XVI.
II. Di come la pietra si tinse di scarlatto e la morte visitò la Cattedrale.
III. Lo sbarco di Cerone e i “vizi” della Cappella Musicale.
IV. Il Re degli Strumenti.
V. La stoffa insanguinata d’oltralpe.
in "...in ecclesia Sancte Marie de Arestano, in basilica videlicet Sancti Micaelis, que dicitur Paradisus"
-Camelia Edizioni, 2014-
Atti di Studi del Convegno omonimo tenutosi in Oristano il 21 settembre 2013.
-Camelia Edizioni, 2014-
Atti di Studi del Convegno omonimo tenutosi in Oristano il 21 settembre 2013.
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Viderunt Omnes
A new Era has begun
A new Era has begun
And so we begin to walk towards Notre Dame Cathedral. [...] The church is very different from the one we know today. It is a huge building site. The sanctuary is complete, as is the ambulatory; it is not even twenty years since the altar was consecrated. The choir and the eastern part of the transept are accessible and a temporary wall has been erected in the western part, so that liturgical services can take place undisturbed by the building work. The aisle is not yet complete.
International Choral Bulletin
Volume XXXI, Number 3, 3rd quarter, 2012
Volume XXXI, Number 3, 3rd quarter, 2012
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Choraliter
Sono qua raccolti gli articoli, almeno i principali, che ho scritto per Choraliter, la rivista ufficiale di Feniarco. Non essendo tutti concepiti per la mia rubrica, #Criptobiblioteca, sarà indicata anche la destinazione originaria.
La maggior parte degli scritti si può trovare anche su Choraliter.it, la pagina ufficiale del periodico.
La maggior parte degli scritti si può trovare anche su Choraliter.it, la pagina ufficiale del periodico.
Choraliter 69
Gennaio 2023
Gennaio 2023
La forza della Semplicità
Intervista a Marcos Pavan
Intervista a Marcos Pavan
Quando misi piede per la prima volta nella Cappella Musicale Pontificia, nel giugno del 2016, rimasi profondamente colpito dalla qualità dei pueri, dalla loro flessibilità, dalla loro attenzione. E da quella figura, così rispettata e amata, che li guidava stando quasi in disparte e annotando ogni dettaglio da sistemare.
Era mons. Marcos Isola Pavan, brasiliano, mente lucida e profonda, colui che, tre anni dopo, di quel coro avrebbe assunto la direzione.
Era mons. Marcos Isola Pavan, brasiliano, mente lucida e profonda, colui che, tre anni dopo, di quel coro avrebbe assunto la direzione.
Portrait
Notre Dame de Reims
Si è cantato, ovviamente: la comprensione passa dalla pratica. Ma si è cantato dalle fonti originali. Il che vuol dire che si è preso un manoscritto mascandiano, nello specifico il Ms. A , e lo si è utilizzato senza il filtro di un’edizione moderna. Questo comporta un approccio esecutivo radicalmente diverso che, forse, di primo acchito, farebbe borbottare a più di qualcuno formule che suonano come “questa roba è inutilmente scomoda”.
Ma cosa cambia? E quali possono essere i vantaggi di un contatto diretto, senza barriere, con la mano degli antichi, medievali o rinascimentali che siano?
Ma cosa cambia? E quali possono essere i vantaggi di un contatto diretto, senza barriere, con la mano degli antichi, medievali o rinascimentali che siano?
#Criptobiblioteca
Choraliter 68
Settembre 2022
Settembre 2022
I pensieri oziosi di un ozioso
Col tempo scoprii che il vizio tutto moderno e un filo positivista di pensare che gli antichi non avessero tutte le rotelle al posto giusto aveva e ha tuttora, in realtà, mille declinazioni. [...] Il problema sorge quando la nostra immagine del passato non coincide con la Storia, quella vera, e ci conduce a grosse cantonate nella volontà di correggere la realtà per adeguarla ai nostri standard. Così, cose naturali e logiche per la mentalità degli antichi, diventano astruse e complicatissime per noi che non abbiamo gli strumenti per comprenderle, dall’alto della nostra linea temporale.
Choraliter 67
Maggio 2022
Maggio 2022
I cantori della Regina
Storie, volti e suoni del Regno d’Oltremanica
Storie, volti e suoni del Regno d’Oltremanica
In fondo, il legame tra i Windsor (e i loro predecessori) e la musica è sempre stato cosa nota. C’era chi, come Enrico VIII, componeva; c’era chi, come il succitato Filippo, Duca di Edimburgo, le composizioni le commissionava (tra gli altri, a un certo Benjamin Britten); c’è chi, come Charles, Principe di Galles, suonava il violoncello e cantava in coro (come basso). Ma chi si occupa, a livello professionale, di cantare per loro?
Finestre
Alla ricerca del tempo perduto
Chiunque abbia fatto esperienza nella propria vita di almeno un corso base di quel repertorio detto Canto Gregoriano sa bene che esso è caratterizzato dal “tempo primo della parola”, ovvero dal tempo necessario alla buona declamazione, e che rifugge ogni forma di mensuralismo. Ma se ciò è certamente vero per una parte di repertorio, quella che affonda le sue radici nella struttura salmodica, possiamo pensare che sia sempre così?
Choraliter 66
Gennaio 2022
Gennaio 2022
L'amor che move il sole e le altre stelle
La coralità italiana e Dante
La coralità italiana e Dante
Nella notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321 si spegneva la penna del poeta simbolo dell’Italia nel mondo, Durante di Alighiero degli Alighieri, Dante per tutti, e la sua anima ascendeva ad altre ed alte vette per raggiungere, finalmente, la sua Beatrice.
Neanche una parola, tra quelle da lui scritte, ci è giunta vergata di suo pugno e probabilmente non conosceremo mai i segni tracciati materialmente dalla sua mano. Eppure, il suo immenso corpus letterario è stato copiato, studiato e diffuso fin dalla sua compilazione. Il suo nome è iscritto a lettere auree nel patrimonio immateriale della nostra bella nazione della quale è, a giusto titolo, riconosciuto come uno dei padri fondatori. Nonostante questo, raramente nella storia le sue pagine sono state musicate. Petrarca, Tasso, Rinuccini sono solo alcuni dei nomi più celebri le cui parole hanno avuto numerosi vestiti di note confezionati su misura. Dante quasi mai. Ma Dante è difficile, è tremendamente difficile.
Neanche una parola, tra quelle da lui scritte, ci è giunta vergata di suo pugno e probabilmente non conosceremo mai i segni tracciati materialmente dalla sua mano. Eppure, il suo immenso corpus letterario è stato copiato, studiato e diffuso fin dalla sua compilazione. Il suo nome è iscritto a lettere auree nel patrimonio immateriale della nostra bella nazione della quale è, a giusto titolo, riconosciuto come uno dei padri fondatori. Nonostante questo, raramente nella storia le sue pagine sono state musicate. Petrarca, Tasso, Rinuccini sono solo alcuni dei nomi più celebri le cui parole hanno avuto numerosi vestiti di note confezionati su misura. Dante quasi mai. Ma Dante è difficile, è tremendamente difficile.
Attività Feniarco
Souvenir de Lyon
Racconto di un'assemblea generale ECA
Racconto di un'assemblea generale ECA
Il sole stava ormai calando su Lione quando il mio bus, al termine di un lungo viaggio, varcava i confini della città francese. Ancora faticavo a crederci: dopo l’amarezza per il trasferimento online dell’Assemblea Generale del 2020 che si sarebbe dovuta tenere a Galway, in Irlanda, finalmente avrei potuto respirare ancora aria di casa. Perché sì, casa non è un luogo fisico: è quella parte del mondo e di noi in cui decidiamo di stabilirci, di abitare, in cui troviamo rifugio e benessere.
Finestre
Lo strano caso del Dr. Tallis e Mr. Byrd
Immaginate che, un bel giorno, la polizia venga a trovarvi a casa e, lanciando uno sguardo alla vostra biblioteca, vi sbatta in prigione con accusa di alto tradimento per quel libro appena acquistato di partiture del vostro compositore preferito. No, non è la trama di un romanzo distopico alla Orwell: è realmente accaduto, è Storia, è la fotografia di un momento particolare che non si ha mai abbastanza tempo per frequentare a queste latitudini. Ma di cosa parliamo e come siamo arrivati a ciò?
Choraliter 65
Settembre 2021
Settembre 2021
La fattoria degli animali
Prima che le riforme carolinge inventassero il canto che noi chiamiamo “gregoriano” – anche se, in verità, questo mosaico proseguì per molto tempo ancora fino ad arrivare praticamente ai nostri giorni – il mondo del canto era estremamente frammentato per tipologia e per stile. Solo nella penisola italica c’erano almeno quattro rappresentanze di tutto rispetto: il grecizzante canto Romano antico, l’aquileiese Patriarchino e il derby longobardo tra Beneventano e Ambrosiano. E molti altri ancora tra i Mozarabi iberici, il mondo Celtico, quello Gallicano e così via. E il tifo? Quello strano fenomeno per cui anche la nonnina tanto gentile della porta accanto che saluta sempre si trasformi per novanta minuti in Hulk e senta il bisogno fisico di chiamare chiunque abbia la casacca dai colori sbagliati con appellativi presi dal mondo animale, non è storia recente. E non è nemmeno un fenomeno che riguarda le classi più incolte. Perfino santi monaci dalla penna sopraffina ci hanno deliziato per secoli con insulti degni del miglior Guybrush Threepwood.
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#Criptobiblioteca
Choraliter 64
Maggio 2021
Maggio 2021
L'importanza di chiamarsi Josquin
Il nostro ascolto è sovente condizionato dalla grandezza dell’autore; siamo tutti vittime di un piccolo bias positivo (o negativo) nella scelta delle cose da eseguire. Chissà se l’Ave Maria di Caccini si sarebbe ritagliata tutto lo spazio di cui ancora gode se si fosse saputo da subito che è opera di Vladimir Vavilov! E chissà se l’Adagio di Remo Giazotto avrebbe scalato le classifiche mondiali senza tirare Albinoni per la giacca. Certo è che, però, un innocente pregiudizio (che resta tale anche se positivo), da un’iniziale buona fede, può anche prendere delle vie piuttosto spiacevoli.
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#Criptobiblioteca
Choraliter 63
Gennaio 2021
Gennaio 2021
Consigli da un passato... non troppo remoto
Manuel Garcia e la sua arte del canto
Manuel Garcia e la sua arte del canto
Figlio d’arte, Manuel Garcia crebbe in un ambiente assai stimolante. Suo padre, omonimo, fu una vera e propria leggenda dell’opera nel primo Ottocento. Le due sorelle, Maria Malibran e Pauline Viardot, furono due dive dalla carriera sfavillante. Lui, poveretto, del canto fu una meteora: cantò come baritono per quattro anni con risultati piuttosto scarsi, prima di ritirarsi definitivamente. Il suo grande talento, però, fu l’insegnamento che esercitò con grande profitto in sedi prestigiose.
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Dossier
Il fantastico mondo della trasposizione nel Rinascimento
Di tutte le possibili soluzioni per iniziare, ho scelto la meno probabile. Avevo pensato a mille argomenti, quando, in un gruppo whatsapp utile e dilettevole con tre cari amici, giunse un’inattesa richiesta di aiuto: «Com’è possibile che De Victoria scriva il Pange Lingua romano in la, allegando il gregoriano in re? Non è incongruente?». Dopo un rapido sondaggio che confermò l’urgenza di una trattazione in materia, decisi che era giunto il momento: avrei usato quest’occasione per porre rimedio ad anni di corde vocali lacerate da inarrivabili vette palestriniane, di esecuzioni monteverdiane secondo la prassi esecutiva di San Siro e di urla lancinanti atte a esprimere il dolore della Passione di Cristo nei responsori di De Victoria.
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#Criptobiblioteca
Choraliter 60
Gennaio 2020
Gennaio 2020
Una fiamma inestinguibile
Cronaca di un viaggio insolito nelle fila del CGI
Cronaca di un viaggio insolito nelle fila del CGI
Non sempre è semplice narrare ciò che gli occhi videro e udirono le orecchie. Compito di un cronista verace sarebbe riproporre fedelmente e pedissequamente gli eventi esperiti dei quali si possa asserire l’incontrovertibile verità. Ma la narrazione dell’ultima settimana di un viaggio oltre i confini del credibile durato otto anni tra le fila del Coro Giovanile Italiano richiede uno sforzo in più, da parte dello scrivente e del ricevente, per compitare i fedeli segnacoli di quanto accadde tra un dato e l’altro fino a comprendere epifanicamente che un sigillo è stato posto sul cuore e sul braccio di una moltitudine di ragazzi.
Attività Feniarco
Choraliter 55
Maggio 2018
Maggio 2018
Genesi di una leggenda
Il Miserere di Allegri
Il Miserere di Allegri
Quest’esperienza, così sconvolgente, fa sì che, terminata la funzione, decidiamo di intercettare uno dei cantori per chiedere di chi fosse quel Miserere così straordinario che tanto ci ha mossi a commozione: veniamo, dunque, a sapere che è di Gregorio Allegri. Un attimo. Non è possibile. Quel Miserere di Allegri? Ma non può essere! Noi crononauti del xxi secolo conosciamo già il Miserere di Allegri: è stato sdoganato da abbondante discografia; la partitura è di uso comune ed è completamente diverso da quanto abbiamo sentito. Non solo ogni verso era affatto differente dal precedente, ma non abbiamo sentito alcuna traccia del do acuto che caratterizzerebbe il brano.
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Itinerari
Choraliter 52
Gennaio 2017
Gennaio 2017
Il Coro Giovanile Italiano
L'alba di una nuova era
L'alba di una nuova era
Sempre più spesso capita di assistere a festival corali, concorsi o competizioni in cui i partecipanti, siano essi direttori, compositori, musicologi o cantanti, si supportino vicendevolmente con grandi sorrisi, abbracci fraterni e desiderio di sostegno. [...]
Vengono da ogni angolo d'Italia, sono preparati, hanno gli occhi che brillano di passione per il loro lavoro e un'età media compresa tra i 25 e i 35 anni. Nei loro curricula spicca una voce comune: "Ha fatto parte del Coro Giovanile Italiano".
Vengono da ogni angolo d'Italia, sono preparati, hanno gli occhi che brillano di passione per il loro lavoro e un'età media compresa tra i 25 e i 35 anni. Nei loro curricula spicca una voce comune: "Ha fatto parte del Coro Giovanile Italiano".
Associazione